sabato 10 marzo 2012

L' inconfondibile ansia del cuoco


Uno dei grandi luoghi comuni in fatto di cucina - estremamente vero e palesemente falso allo stesso tempo, come tutti i luoghi comuni - è: cucinare mi aiuta a rilassarmi.
Sì, se non state cucinando per qualcuno di cui temete il giudizio, nel qual caso la vostra ansia si trasferirà nella fibra stessa degli alimenti e la materia vi si rivolterà contro. E la focaccia che avete sempre preparato benissimo - tò - non lievita o si bruciacchia o ha troppo/poco sale. 
Cucinare aiuta a rilassarsi, ovvio, se avete intenzione di offrire del cibo a persone che vi fanno sentire rilassati, altrimenti - ancora una volta - la materia vi si rivolta contro.
E la schiacchiata con l' uva, che l' altra volta era deliziosa, stavolta è ai limiti del mangiabile e avete il sospetto che nemmeno al canile la mangerebbero. 
Siete sempre dei cuochi discreti ma qualcosa di brutto è accaduto: un' emozione negativa ha inquinato l' atto. 




L' ho sempre pensato, e quando ho letto L’inconfondibile tristezza della torta al limone di Aimee Bender non ho potuto non innamorarmi di questa ragazzina che sente le emozioni nei cibi preparati (soprattutto emozioni negative, disturbanti) e trova di conseguenza faticoso nutrirsi. 
Poi un giorno assaggia una zuppa di cipolle, e ci trova dentro l' armonia:

La mia zuppa arrivò. Ricoperta di formaggio, dorata ai bordi. Il cameriere la pose con cura di fronte a me e io ruppi lo strato superiore con il mio cucchiaio e lo riempii con un brodo caldo e cipolloso, raccogliendo anche piccoli pezzi di pane inzuppati. Il profumo si alzava dal tavolo, un profumo profondamente riscaldante.
E siccome le circostanze raramente vanno di pari passo, e un singolo pomeriggio può essere allo stesso tempo un miscuglio di gioa ed orrore, il sapore della zuppa mi entrò dentro come una consolazione. Caldo, gentile, deciso, completo. Fu, senza ombra di dubbio, la miglior zuppa che avessi mai mangiato, preparata da un cuoco che trovava sicuro rifugio nel cucinare. 
Mi ci lasciai cadere dentro.